Mandala Art Design

l'Arte del Benessere

Prendersi cura di sé con l’arte del Mandala

I mandala hanno origini antichissime e sono stati ritrovati in ogni parte del mondo assumendo nelle diverse culture forme e tipologie differenti secondo gli obiettivi, le finalità e il loro utilizzo. Ad esempio in oriente i mandala nascono come forma di arte sacra per la preghiera, la meditazione e la contemplazione. I più conosciuti sono sicuramente quelli dei monaci tibetani creati con sabbie colorate. Essi prevedono una simbologia spirituale ben precisa e al termine della creazione le sabbie vengono raccolte in un urna e poi disperse in un corso d’acqua per portare l’energia benefica del mandala a tutte le terre bagnate da quel fiume. In occidente lo psichiatra svizzero C. G. Jung iniziò invece ad utilizzarli come strumento terapeutico per esplorare l’inconscio e favorire la conoscenza di sé.

Lo sai che oggi il Mandala è alla portata di tutti?

Proprio così, è alla portata di chiunque desideri approcciarsi a questa meravigliosa pratica ed è considerato un potente strumento per raggiugere obiettivi in diversi contesti come, ad esempio, nei percorsi di crescita personale, in ambito clinico, pedagogico e scolastico . Vengono infatti utilizzati nel campo psichiatrico come contenimento e come rinforzamento delle funzioni cerebrali nelle patologie neurodegenerative e per il mantenimento delle abilità motorie. Vengono proposti in ambito scolastico per favorire la concentrazione, l’apprendimento e per migliorare l’ autostima; nei percorsi di Crescita Personale per il rilassamento, per stimolare la creatività e per sviluppare il pensiero laterale; nei percorsi di Ricerca Interiore come strumento di introspezione e di ascolto di sé.

La pratica del mandala è una dimensione di gioia, di creatività e di amore verso te stessa. E’ pura libertà espressiva in cui lasci cadere ogni forma di giudizio e ogni schema condizionante. E’ anche rigenerativa perché ti riporta qui, presente nel tuo corpo proprio come quando eri bambina. Ti ricordi la gioia che provavi quando da piccola disegnavi e coloravi a casa oppure a scuola? Riesci a riafferrare quella magica sensazione di felicità quando prendevi in mano le matite colorate e sentivi quel buon profumo del legno e della carta? Bene, quando disegni e colori i tuoi mandala entri in quello stato di pace e di benessere in cui il tempo sembra non esistere più, sei totalmente calata nell’esistenza, proprio come quando eri bambina.

Hai avuto un infanzia difficile e non hai ricordi di te che disegnavi spensierata? Ti capisco, anch’io non ho avuto un’infanzia molto tranquilla. Un motivo in più per donare a te stessa questa grande opportunità e prenderti cura di quella bambina che ancora vive in te.

Il mandala si prende cura di te mentre tu ti prendi cura della tua bambina ferita attraverso il mandala. E’ un cerchio. Un magico cerchio che tutto risana e tutto riunisce.

Mandala e Lavoro su di Sé

In questi giorni sto finendo di leggere “Un nuovo mondo” di Eckhart Tolle, un testo molto interessante che avevo letto una decina di anni fa ma che ora, a distanza di tempo, mi ha portata a fare alcune considerazioni sulla meravigliosa pratica del Mandala e il Lavoro su di Sé. Attraverso le parole di Tolle, semplici ma profondissime, ho avuto modo di comprendere quanto il creare Mandala possa essere determinante ai fini della Crescita Personale e della Ricerca Interiore.

Riporto alcuni passaggi del testo:

Comunque la vostra storia consiste non solo in memorie mentali ma anche in memorie emozionali, vecchie emozioni che sono rivissute continuamente… a causa della tendenza umana a perpetuare vecchie emozioni, quasi tutti portano nel loro campo energetico un accumulo di vecchio dolore emozionale, che io chiamo Corpo di dolore… L’inizio della liberazione del corpo di dolore sta prima di tutto nel rendervi conto che Avete un corpo di dolore

Il mandala è amore verso se stessi

Dopo anni che disegno e coloro Mandala posso dire in tutta sicurezza che questa pratica oltre che ad offrirti un profondo stato di Benessere – la finalità principale di questa meravigliosa “attività” -, ti aiuta a riconoscere e a prenderti amorevolmente cura di quelle parti di te che proprio non ti piacciono e che per questo tendi a rifiutare. Ti guida all’ascolto imparziale e senza giudizio di te stessa. Quando questo accade accedi a un nuovo stato di Coscienza, quindi uno stato non più dominato da schemi di pensiero autogiudicanti. Questo innalza l’autostima e ti permette di osare di più, di intraprendere nuovi progetti, di sperimentarti in ambiti a cui mai avresti pensato. Il mandala ti porta fuori dalla comfort zone, dalla comodità, dal conosciuto, invitandoti ad esplorare te stessa con coraggio e onestà.

Possiamo forse pensare a un mondo nuovo senza diventare noi in primis “Umani Nuovi”? Per farlo è necessario scendere nel profondo di noi stessi, avere la curiosità di conoscerci e l’audacia di metterci dinnanzi a tutti i “mostriciattoli” che ci abitano per guardarli in faccia e smettere di fingere che non esistano o di illuderci che siano presenti solo negli altri, in quelli che definiamo ed etichettiamo come “i cattivi” senza individuarli e riconoscerli in noi stessi. Basta “semplicemente” provare a “sedersi dentro di noi” in silenzio per comprendere e sentire nel profondo che è così. Non abbiamo bisogno di nessuno che ce lo dica o che ci convinca di questo: se ci sediamo in silenzio la verità si manifesterà perché è già presente in noi. Solo che Lei non urla, non spintona per farsi strada, è una voce carezzevole, non insistente ma paziente, non ha fretta. E’ una delicata percezione.
Questa è la via per imparare ad amare noi stessi così come siamo e il mandala ci può davvero aiutare in questo processo di auto indagine e di auto conoscenza. Noi non dobbiamo cambiare, diventare migliori o chissà che altro, bensì Vedere, Accorgerci, Riconoscere. Il mandala ci accompagna in questo Viaggio – l’unico vero viaggio che dona un senso alla Vita, il più avventuroso – ci tiene per mano, ci dà una direzione come fosse una bussola guidandoci anche nei tratti più nebulosi, ci sostiene, ci incoraggia sussurrando: ” Ce la fai, ti tengo, prosegui”.

Ti sei sentita turbata quando hai letto la parola “mostriciattoli“? Beh, sappi che appartengono al genere umano, quindi tranquilla, non sei strana o anomala, non sei malata e neppure pazza, quei mostriciattoli sono le nostre piccole e grandi ferite interiori che urlano e strepitano perché non ancora rimarginate. Sono quelle parti di te di cui parlavamo all’inizio, quelle che proprio non ti piacciono e che faresti di tutto per non averle. Questo è in sostanza il corpo di dolore di cui parla Tolle. I mostriciattoli sono emozioni non riconosciute e non accolte, perché anziché portare a loro la nostra attenzione ci identifichiamo completamente con esse, e per questo poi le scarichiamo sugli altri.

Pensare di ignorare queste dinamiche comuni all’essere umano, e quindi presenti in tutti noi, non è evolutivo; nemmeno scorgerle negli altri senza riconoscerle in noi stessi lo è. Un nuovo mondo non potrà mai nascere senza rivolgere l’Attenzione all’interno, verso di sé. Possiamo progettare tutte le rivoluzioni sostenute dalle più buone intenzioni ma non si arriverà mai a una vera trasformazione, poiché il mondo esterno è sempre una proiezione del nostro mondo interno e senza un lavoro su di sé non avverrà mai una vera trasmutazione né dentro di noi né là fuori.

L’intera storia dell’uomo è iscritta in noi stessi

Noi esseri umani siamo quello che siamo stati per milioni di anni – enormemente avidi, invidiosi, aggressivi, gelosi, ansiosi, disperati, con occasionali sprazzi di gioia e di amore. Siamo uno strano miscuglio di odio, paura e dolcezza; siamo contemporaneamente violenza e pace. C’è stato un progresso esteriore dal carro trainato dai buoi all’aeroplano a reazione, ma psicologicamente l’individuo non è affatto cambiato, e la struttura della società in tutto il mondo è stata creata da individui. Siamo, ciascuno di noi, responsabili di ogni guerra per l’aggressività della nostra vita personale, per il nostro nazionalismo, per l’egoismo, per i nostri dèi, pregiudizi, ideali … Ciò che conta non è una filosofia della vita, ma l’osservare quel che realmente accade nella nostra vita quotidiana, dentro e fuori di noi..” Queste sono le parole di J. Krishnamurti, un grande Maestro vissuto tra il 1895 e il 1986 che insegnava la ricerca della libertà e la comprensione interiore.

Presenza e Consapevolezza

Tornando al corpo di dolore di cui parla Tolle – ovvero i nostri mostriciattoli interiori, le nostre emozioni negate e represse, le nostre parti ferite ignorate e quindi inascoltate -, lo paragonerei a una sorta di ombra e come tale può essere dissolto solo alla luce della Consapevolezza, vale a dire della nostra Attenzione, della nostra Presenza, del nostro Esserci davvero con onestà, sincerità e coraggio, smettendo di raccontarcela o, come dice un caro Amico, smettendola di nascondere le “cose” sotto al tappeto facendo finta che non ci siano.

Si può disegnare e colorare un Mandala per puro divertimento o per creare qualcosa di bello, che appaghi il tuo occhio, ma Esso è molto di più di questo: è un potente strumento che ti accompagna alla ri-scoperta di te stessa/o, di Chi Sei veramente al di là di ogni tua convinzione e identificazione, per ri-conoscere la Gioia, l’Armonia, l’Amore e la grande Bellezza che da sempre albergano in Te.

MANDALA: una via alla guarigione e all’espressione di Sé


Tutto ciò che il Potere del Mondo compie è realizzato in un cerchio. Il cielo è rotondo e io ho sentito dire che la terra è rotonda come un pallone e che anche tutte le stelle lo sono. Il vento, al colmo del suo furore, forma dei vortici. Gli uccelli costruiscono i loro nidi facendoli a cerchio. Il sole sorge e tramonta disegnando un cerchio. La luna fa lo stesso ed entrambi sono rotondi. Persino le stagioni, nel loro alternarsi, formano un grande cerchio e tornano sempre al punto di partenza. La vita dell’uomo è un cerchio dalla fanciullezza alla fanciullezza ed è lo stesso per ogni cosa che il potere anima“. Alce Nero – Uomo di medicina e Guida spirituale della tribù Sioux.

La parola Mandala deriva dal sanscrito e significa Cerchio. Il Cerchio riveste da sempre una grandissima importanza all’interno della simbologia sacra: non avendo né angoli né spigoli, né un inizio né una fine, è simbolo di compiutezza, di unione, di armonia e di perfezione.

Il Cerchio delinea uno Spazio e traccia un Fuori e un Dentro.

Mandala significa anche “Contenitore dell’Essenza”.

La creazione di un Mandala è un linguaggio simbolico che parla di te, di chi sei e di quale è la tua direzione in questo momento. E’ come una lente di ingrandimento che cattura attraverso la tua libera espressione creativa ciò che è dentro di te e lo manifesta all’esterno attraverso le forme e i colori. Questo è un modo bellissimo per conoscerti nel profondo e per risvegliare la tua Creatività giocando con matite, pennarelli, tempere, pastelli e acquerelli.

Un grande aiuto per la conoscenza del Mandala in occidente è sicuramente da attribuire al grande psichiatra svizzero C. G. Jung, il quale, senza sapere cosa fossero i mandala, iniziò a lavorare su se stesso utilizzando proprio la forma circolare per armonizzare il suo stato interiore liberando la sua mente e le sue emozioni. Jung studiò i mandala per oltre vent’anni, considerandoli l’archetipo dell’ordine interiore li introdusse poi all’interno dei suoi percorsi analitici proponendoli ai suoi pazienti. Alcuni suoi Mandala sono raccolti nel testo “L’arte di C. G. Jung” – Bollati Boringhieri – e in maniera molto più ampia il Mandala è trattato nel suo “Libro Rosso”, poiché questa forma era centrale nel suo viaggio di ricerca interiore, nel processo di unificazione e integrazione dell’io con il Sé, ovvero la piena realizzazione della propria individualità.

Essi hanno lo scopo di portare la persona dalla confusione all’ordine senza che essa ne sia ogni volta consapevole di una tale intenzione. In tutti i casi i mandala esprimono ordine, equilibrio, totalità” C. G. Jung.

Il Mandala non è mai un fine ma un mezzo per il tuo benessere. Quando disegni un Mandala entri in uno spazio sacro all’interno del quale sentirti protetta e accolta come in un abbraccio materno, finalmente libera di poterti esprimere senza il timore di essere giudicata o di sentirti rifiutata. Tutto questo è già l’inizio della vera Guarigione.

La Guarigione nel Mandala è intesa come un profondo stato di pace e la consapevolezza che tutto è già perfetto così come è.